Un_esperienza_tragicomica_a_Cropani_Marina

Un’esperienza tragicomica a Cropani Marina

In genere non scrivo recensioni, ma qui abbiamo toccato livelli di tragicomicità tali che farei un torto alla storia se non ne scrivessi una.

Io e mio padre entriamo in questo ristorante sul lungomare di Cropani Marina, che bisogna premettere, ogni anno cambia gestione. Ci danno un tavolo nella veranda in legno del ristorante che poggia sulla spiaggia. La luna piena si riflette sul mare leggermente agitato. Una vista meravigliosa. Il cameriere non si fa attendere e ci chiede cosa ordiniamo. Noi due ci guardiamo un attimo stupiti e gli facciamo notare che non ci è ancora stato dato il menù e se non sappiamo cosa c’è non possiamo scegliere. La risposta è la seguente: “per la pizza abbiamo il menù ma per il ristorante no. Le posso dire io cosa abbiamo” ed inizia ad elencare a raffica piatti di cui a mala pena ricordo il primo che ha nominato. Un po’ titubanti decidiamo di prendere degli spaghetti con cozze e vongole. Ci viene quindi domandato cosa vogliamo per secondo (in tutto ciò ovviamente non avendo nulla di scritto in mano, non potevamo neanche farci un’idea del prezzo) e la curiosità ci porta a chiedere il menù delle pizze (che ne avrà contenute al massimo 15). Dopo averlo portato, invece di lasciarci un minimo di tempo e di spazio per pensare, il cameriere resta li fermo con la penna puntata sul foglio. Dentro me penso: “Allora simpaticone, se il tuo obiettivo è metterci a disagio, lo stai facendo nel modo giusto”. Mio padre, un po’ stizzito chiede 10 minuti per scegliere la pizza. La risposta è: “non c’è problema, ho tutto il tempo” e non si smuove da li (ah beh che fortuna!). A questo punto rinunciamo alle pizze e scegliamo un secondo (dopo un altro elenco a raffica).

Arrivano le linguine di cozze e vongole, che inspiegabilmente contengono anche antenne di gambero e pezzi di calamaro. Il cameriere allora esclama: “Cazzofiga! Ho dimenticato il piattino per i gusci!”. 1) seriamente lo hai detto? 2) seriamente lo hai detto davanti a un cliente?

Ma parliamo del cibo. Io non mi voglio ergere ad esperto culinario ma sicuramente mio padre qualcosa ne capisce essendo un ottimo cuoco. E se anche lui nota che con tutto il brodo che c’era, quella pasta era diventata insapore, direi che la mia constatazione inizia a guadagnare credibilità. Arrivano anche le bevande. Apro la bottiglia dalla quale trabocca acqua (che finisce nella pasta già brodosa di suo). Come poteva una bottiglia sigillata essere piena fino all’orlo? Semplice, l’acqua all’interno era quasi completamente ghiaccio solido. Chiediamo a un dipendente come sia possibile e lui ci ignora proseguendo per la sua strada. Arriva la proprietaria, che ci porta dell’acqua a temperatura ambiente da miscelarla con quella ghiacciata.

Finito il primo dopo piu di mezz’ora di attesa finalmente arriva il secondo. Il nostro cameriere fresco fresco di accademia della crusca ci chiede se abbiamo gradito il primo. Mio padre fa notare i difetti della portata dicendo “vi faccio notare queste cose, se mi posso permettere” . La replica stizzita ed un po’ offesa è:”ceto certo! Vi potete permettere minimamente!” , risposta che mi lascia un attimo confuso ed interdetto. Quando anche la proprietaria chiede un parere sul primo e facciamo notare le stesse cose, ci risponde praticamente che siamo noi ad aver sbagliato non avendo mandato indietro il piatto.

Chiediamo il conto, il quale ci viene portato, come dire… “a voce” e vi assicuro che non era economico. Insomma che dire, nonostante la bellissima vista sono riusciti ad ottenere un risultato pessimo. Ho il leggero presentimento che anche l’anno prossimo vedremo il cambio di gestione ormai tradizionale in questo locale. Sarà per il cibo pessimo? Per i camerieri tragicomici? O per i prezzi elevati? Chi lo sa… Nel frattempo di ristoranti gestiti da gente che non si improvvisa ne restano pochi e sono sempre gli stessi. Peccato solo che un posto con una vista del genere, non riesca più ad essere tra quelli da ormai, troppi anni.

Immagine  —  Pubblicato: agosto 25, 2016 in Blog
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Il Blicomblacco

Pubblicato: dicembre 29, 2015 in Blog, Poesie
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Nell’esperienza dello spedire questa lettera è stato curioso osservare che nel chiedere ai negozianti della zona dove fosse una buca delle lettere per spedire quella che tenevo in mano con tanto amore e fierezza la risposta è stata: “non so neanche se esistano più”.

La risposta è SI, fidatevi e la lettera è arrivata dopo pochissimi giorni. Non sarà veloce come una mail o un messaggio, ma è sicuramente molto più intima. Lo dico perché bisogna considerare  la calligrafia, soprattutto per una persona che come me ne ha una pessima. Ogni parola scritta è uno sforzo affiché essa sia bella, o per lo meno leggibile(il mio caso). Ed alla fine credetemi se vi dico che sarà una bella esperienza non solo per chi riceve la lettera, ma soprattutto per chi la scrive.

letteradamore

Mia amata F.

Mi appronto ad interrompere la mia degenza poetica
Provando a scongelare un’ anima ormai gelida
Come un fiore che cerca di rinascere in primavera
Sapendo che perirá, ma solo di esser bello spera.
Dopo anni scrivo a te una lettera che conservare dovrai
E quando ti mancherò, prendila in mano, più vicino mi sentirai.
Una volta, in un film, disse un grande attore
Parlate di tutto ma non parlar d’amore
Ordunque io ti parlo, ti parlo di un colore
Il blicomblacco! È il mio preferito! Lo affermo con fervore!
Gli esseri umani però non lo possono vedere
Solo gli dei,forse i folli, il fuoco e le campane
Ma attenzione si dice che l’uomo un tempo
Potesse vedere il blicomblacco, che straordinario evento!
Poteva ogni cosa, aveva forza, coraggio e valore
Non temeva questo o quello, neanche il dolore!
Era egli stesso di color blicomblacco
Fin troppo bello disse un dio, per Bacco!
Invidioso lo prese, lo divise in due e schernendolo disse
Sarete uomo e donna anime cieche senza dimore fisse
Venere ebbe pietà di loro e tentò di rimediare
Che entrambi tornino a vedere se si dovessero ritrovare!
Sono un folle un cappellaio matto?
O anche tu, come me vedi il blicomblacco?

Amore mio, mia dea, mio tesoro, questo lo dedico a te, benché non sia certo un capolavoro.

Amore mio questa distanza tenta ogni giorno di sfiancare la mia felicità ma il sentimento che nutro per te è una corazza contro ogni ormai vana avversità, perché io ho scelto te e non ne sono mai stato così sicuro, spero che in te risieda lo stesso sentimento puro, ti amo amore mio ogni giorno di più, anche se a volte sei insopportabile e lo sai pure tu, ma amo anche questo, i tuoi difetti e insicurezze, le sento a me vicine e sono parte delle tue dolcezze, spero tu riesca a fare altrettanto con me e i miei difetti, che spesso lamenti ed auspico che in parte li accetti.
Le rose sono rosse, le viole sono blu, ma se non lo avessi capito il blicomblacco per me sei tu

Per sempre tuo

P.

Una mia amica una volta ha detto che con le storie tragicomiche che mi sono capitate avrei potuto scrivere un libro.Ormai non mi rimane che provare a riderci su. Ma visto che ci sono qualcosa magari la scrivo.

Premetto che con questo non voglio generalizzare e dire che tutte le donne sono così, anche se considerando le sistematiche pessime esperienze non ho una grande fiducia nel genere femminile.

La storia più datata risale al massimo a 2 anni fa.

Non sono in un ordine particolare ma se volete fare voi una classifica delle più tragicomiche, liberi/e di farlo.

 

Elenco delle storie più o meno disastrose e casi umani che mi sono capitati.

 

C.

Ci conosciamo in fila per la segreteria studenti a Settembre, io attacco bottone perché sono una persona che parla tanto e poi mentre parlavamo mi rendo conto che è anche carina! Ci scambiamo il contatto facebook, poi da li ci scambiamo il numero di cellulare, un giorno decidiamo di uscire per un aperitivo, dove tra l’altro dovevamo pagare 10€ a testa, tiro fuori la banconota da 20€ che era l’unica che avevo e lei mi dice grazie…io la guardo, realizzo il malinteso e per non fare una brutta figura le rispondo prego. Ci può stare che offra ad una ragazza, non sarebbe la prima volta, certo che quando si auto offre qualcosa…boh. Comunque passiamo una piacevole serata, parliamo, lei ride alle mie battute(strano eh!) , poi a fine serata, seduti vicini per strada lei mi bacia ed io ovviamente contraccambio(ps: bacia di merda e la lingua non sa neanche a cosa serva). Poi la riaccompagno a casa e me ne vado. Quando le riscrivo il giorno dopo non mi risponde più. Le riscrivo dopo altri 2 o 3 giorni e mi risponde no scusa ma mentre sono uscita con te in realtà uscivo con un altro e mi interessa lui mi spiace ciao. Chi sa forse il fatto che avesse 19 anni ha influito….

C.

Estate al mare, vedo arrivare lei con altri 2 ragazzi ed una ragazza oltre ad un mio amico. Considerando che il mio amico si è appena lasciato e dato che uno dei ragazzi e l’altra ragazza sono palesemente una coppia, penso che lei sia impegnata con l’altro e per quanto sia bellissima non sto troppo a calcolarla perché appunto penso che sia fidanzata. Poi si scopre che l’altro è suo fratello, ma ci arriviamo. Una sera mentre gioco a calcio balilla me la ritrovo li a guardare la partita e a fissarmi, così inizio ad attaccare bottone e finita la partita cedo il posto a qualcun’altro e continuiamo a parlare al tavolo dove mi spiega che quello che pensavo fosse il suo ragazzo è in realtà suo fratello. Serata molto bella ma non voglio avere casini con le ragazze, quindi una volta finita la serata la saluto e me ne vado a casa. Il giorno dopo la ritrovo in spiaggia con i nostri amici e i suoi fratelli. Iniziamo a parlare di musica e altro, i fratelli ci fanno foto a tradimento insieme, alludendo al fatto che ci sia una curiosa complicità tra di noi, mentre lei sorride piacevolmente imbarazzata. La cosa mi fa piacere perché è una bella ragazza e sembra anche una persona interessante. La sera in un locale sulla spiaggia mi dicono che devo sedermi li, guarda caso di fianco a lei. Parliamo finchè non le chiedo se le va di andare a riva dove ci sediamo e parliamo, finchè a un certo punto lei mi bacia(in quel momento mi sentivo l’uomo più fortunato del mondo, io che baciavo una strafiga da paura)…tutto fantastico finchè non vomita perché aveva bevuto troppo. Mi racconta che un suo ex l’aveva lasciata da un mese per mettersi con un’altra ed ha visto un post di loro due insieme ma ormai a lei non frega più nulla di lui. Va bene, i giorni dopo alterna dal non calcolarmi per nulla, allo stare insieme quasi come fidanzati…tra i tira e molla giornalieri ci baciamo ancora a ferragosto(dopo una settimana). Un giorno mi da un ciondolo attaccato al suo braccialetto dicendomi che così anche se avessi voluto non mi sarei più potuto dimenticare di lei….Riprendono i tira e molla finché non torniamo entrambi a Milano. Ci vediamo una votla e mi dice che vuole stare da sola e che vuole che non ci sentiamo più perché tanto non avrebbe senso e non riuscirei a farle cambiare idea. Così un giorno le porto un mazzo di fiori al lavoro prima che lei arrivi e me ne vado. Appena li riceve mi scrivei ringraziandomi per i fiori, dicendomi che non merita una persona speciale come me e dopo un po’ che ricominciamo a parlare, se esce fuori dicendo che comunque non ha cambiato idea. Insomma tra una cosa e l’altra le ho detto va beh ok ciao.

M.

Siamo stati fidanzati per 6 mesi. Nessun problema finché l’ultimo mese finisce di studiare qui a Milano e torna al sud non riuscendo a trovare opportunità lavorative dopo la laurea. Ci si sente via Skype ma mi dice che sente molto il fatto della distanza(siamo nel periodo di Dicembre). Così le dico che prendo il treno e la vengo a trovare. Lei è d’accordo, allora cerco un ostello ma lei mi dice di stare da lei, con la sua famiglia. Arrivo li e mi fa conoscere tutti, tutti i suoi parenti, genitori nonni zii fratelli e sorelle ecc, oltre ovviamente ai suoi amici. Io vedendo le cose così, le propongo di andare a trovare dei miei zii che stanno insieme ai nonni ad un ora di macchina da dove vive lei e così facciamo. Non ho mai presentato nessuna ai miei nonni. Tutto fantastico, tutto perfetto, torno a casa pensando che ce la faremo, che siamo una coppia fantastica, che proviamo qualcosa di profondo l’uno per l’altra…due giorni dopo mi lascia(la vigilia di Natale). Poi lei parte per l’Irlanda dove deve fare un corso di inglese di 3 mesi e quando torna mi dice che passa da Milano e mi chiede se la posso ospitare, così possiamo stare un po’ insieme, come quando eravamo fidanzati. Io, ancora sotto per lei, le rispondo ovviamente di si ed un giorno mentre ci baciamo a un certo punto le dico di amarla e la risposta è: non ci pensare.

C.

Persona che conosco da tantissimi anni, ogni tanto siamo usciti ma non è mai successo nulla, le avevo chiesto di uscire, mi aveva risposto va bene ma eravamo usciti sempre quando c’erano anche altre persone. Un giorno le chiedo se vuole venire a vedere un film a casa mia che tanto sono a casa da solo quindi posso far venire gente e la risposta per messaggio è:”Io non faccio queste cose!”. Al che penso…ok questa è proprio cogliona mi sa tanto che neanche le rispondo e ciao.

E.

Ragazza brasiliana in visita a Milano, conosciuta tramite un’amica in comune. Visitiamo la città tutti insieme, bella giornata, poi lei e la sua amica riprendono il viaggio per l’Italia, finché un giorno ci sentiamo e decidiamo di rivederci a Verona. Visitiamo la città finché a un certo punto la bacio,lei ci sta e passiamo il resto della giornata un po’ più vicini. Lei poi ritorna in Portogallo dove sta facendo un interscambio tra Portogallo e Brasile, ma ci continuiamo a sentire. Un giorno mi chiede se la vado a trovare dove alloggia lei e che mi ospita lei. Per assicurarmi che non sia solo una domanda di circostanza all’inizio rifiuto, poi vedendo che insiste ed amando io viaggiare(oltre al fatto che mi avrebbe fatto piacere rivederla) accetto e consultando lei prenoto il volo. Sparisce per 2 settimane, non risponde, finché non si fa risentire 5 giorni prima della partenza, confermandomi che ci vedremo, che mi può ospitare lei e che è tutto a posto. Arrivo la e per fortuna effettivamente lei c’è. Visitiamo la città, bellissima e ci comportiamo un po’ come una coppia. Ora io non vorrei fare l’uomo che pensa sempre e solo a quello, ma mi fai organizzare un viaggio in Portogallo per stare una settimana da te, insisti perché io stia a dormire a casa tua e dormiamo nella stessa stanza(in letti separati) e quello che accade è che ci baciamo e basta…considerando che entrambi non abbiamo più 15 anni da un bel pezzo, ne parliamo e la risposta è: <<perché per me sei solo un amico>>. Allora mi sorge spontaneo porle la domanda<<cioè tu ti limoni i tuoi amici?>> la risposta è <<si non c’è nulla di strano sono abituata così, siamo dei “friends with benefits”>>. Io ancora devo capire a quali benefits alludesse considerando che limonavamo e basta. Poi la sera non siamo mai usciti perché lei diceva di essere stanca quindi non ho mai visto la città di sera. Peccato che una sera mentre dormivo mi sono svegliato perché l’ho sentita uscire.

V.

Ragazza conosciuta in università mentre studiavo. Si siede in banco con me, dopo un po’ entrambi siamo li che abbiamo bisogno di una pausa, attacco bottone, iniziamo a parlare le chiedo se vuole andare a prendere un caffè e lei accetta. Poi usciamo stiamo a parlare un po’ ci scambiamo facebook, le dico che se le va ci possiamo rivedere e pranzare insieme qualche volta e lei mi risponde certo! volentieri! Non mi ha più risposto su facebook.

G.

Lavoravo in fiera dell’artigianato. Passa questa ragazza con gli amici, servo gli amici e mentre loro pensano se acquistare o meno il prodotto che gli ho mostrato inizio a parlare con lei. Ragazza bellissima, mi chiede fino a che ora lavoro che ripassa a salutarmi. Ripassa effettivamente a salutarmi e prima di andare via mi dice che il giorno dopo sarebbe ripassata in fiera e sarebbe venuta a salutarmi e mi tiene per mano. Ripassa, parliamo, ci scambiamo facebook, poi va a farsi i suoi giri per la fiera e prima di andare via passa di nuovo a salutarmi… le do il mio numero e mi fa uno squillo(squillo che a me non risulta essere mai arrivato), mi tiene ancora per mano mentre i suoi amici sono li che bestemmiano tra di loro perché lei sta a parlare con me mentre loro vogliono andarsene. Le scrivo su facebook e giorni dopo la risposta è che lei sta da poco insieme con uno quindi ciao.

F.

Ragazza fidanzata conosciuta a capodanno tramite un amico in comune. Quella sera era li con il suo ragazzo. Mi scrive su Facebook qualche giorno dopo, ringraziandomi per la serata, dicendo che si è sentita a suo agio con noi e che non le capita spesso…iniziamo a parlare del più e del meno mentre guardo il suo profilo e vedo scritto single come situazione sentimentale. Al che le chiedo come mai di ciò e lei risponde che è una situazione complicata, che non lo sa bene se stanno ancora insieme ecc ecc. Allora per provocazione le chiedo se per quanto mi riguarda la posso considerare single e di tutta risposta mi dice di si. Poi inizia a chiedermi quando sono libero, io le chiedo se ci vediamo un giorno di quelli, finché un giorno mi scrive che è alla fermata della metro vicino a casa mia perché di passaggio e dice di venire a trovarla. Ci incontriamo parliamo e quando se ne va mi scrive <<eh però non mi hai abbracciata come si deve>>. Un’altro giorno mi inizia a dire che crede di essersi innamorata di me ed io considerando che non la conosco quasi per niente e che ci siamo visti 2 volte la metto sul ridere, del tipo “ma non scherzare”; dopo 2 o 3 volte che glielo ripeto mi dice si, stavo scherzando. Arriva un giorno in cui parlando, decidiamo di reincontrarci e interpretando le sue parole le chiedo, cioè in pratica mi stai chiedendo di saltarti addosso? La sua risposta è prontamente, si. Chiedendo poi al mio amico scopro che è fidanzata da 4 anni ed a questo punto benché io non conosca il suo ragazzo e benché il mio amico non sia amico di questo ragazzo, lei dico guarda considerando che non sono interessato seriamente non mi sembra proprio il caso di rovinare un rapporto di 4 anni. Seppur in malo modo l’abbiamo chiusa li.

D.

In ultimo vorrei raccontare la più recente delle storie.  Conosco questa ragazza in discoteca, è l’amica di una mia amica la quale ci presenta e da subito sono interessato a lei. Durante la serata mi sembra di intendere che sia anche lei interessata a me, dato che balliamo spesso insieme e siamo spesso abbastanza appiccicati. I giorni dopo ci sentiamo su facebook, mi dice che per almeno 15 giorni non avrà nulla da fare perché ha finito la sessione di esami dell’università, al che le chiedo di uscire a bere un caffè e mi risponde che ci penserà. Nel frattempo ci sentiamo, le chiedo il numero e me lo da dicendo “solo perché sei tu”. Ci sentiamo su whatsapp finché dopo 10 giorni le dico <<beh ce ne stai mettendo di tempo per pensarci…>>. Risata, ma nulla di risolto, ancora non mi da un appuntamento. Non sapendo come fare per incontrarla di nuovo, dopo aver chiesto il parere dell’amica in comune, organizzo una pizzata nel locale dove lei lavora a sua insaputa (ho dovuto convincere i miei amici a farsi mezz’ora di macchina per una pizza), per farle una sorpresa e farle capire che mi interessa davvero. Lei effettivamente sembra piacevolmente sorpresa, finisce di lavorare e restiamo a parlare fuori dal locale e mi dice <<ma come sei dolce, dai ti prometto che usciamo a bere questo caffè!>> Considerando che studiamo e abbiamo lezione nella stessa università a 500 metri di distanza l’uno dall’altra sto ancora cercando di capire cosa intende quando alla domanda quando prendiamo questo caffè risponde sono molto impegnata. Ps: questo caffè insieme non lo abbiamo mai preso.

100 Happy Days

Pubblicato: marzo 21, 2014 in Blog
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Devo confessare che ci sono periodi in cui ho difficoltà a trovare il lato positivo delle cose, o ad accorgermi delle cose belle che mi accadono, ed in questi periodi perdo l’occasione di essere felice, restando in un alone di depressione e negatività che penso a nessuno faccia piacere.

Proprio per questo ho trovato interessante un sito che propone una sfida/esercizio con se stessi. Non si vince nulla, non è una competizione con altre persone. Magari ci si riesce ad accorgere di tanti motivi anche piccoli per cui essere felici 😉

Come funziona: Innanzitutto bisogna compilare alcuni dati al sito 100happydays.com  indicando la data del giorno in cui decidete di iniziare. La “sfida” consiste nel fare una foto, ogni giorno per 100 giorni, che rappresenti quello che vi ha reso felici in un qualsiasi momento anche breve della giornata, e pubblicarlo su un social network a scelta fra facebook, instagram, twitter e tumbler, ed inserendo nel commento un hashtag a vostra scelta come nella foto in esempio.

Io personalmente userò instagram ma pubblicherò le foto anche su facebook con l’hastag #rapnoobisback

Se volete unirvi a me ed usare sia l’ hashtag che sceglierete sia #rapnoobisback sarà carino vedere tutte le nostre foto e sarà anche un modo per me di conoscere meglio chi legge questo blog 🙂

Spero davvero di riuscire in questa sfida!!!

Fatemi sapere cosa ne pensate riguardo un esercizio del genere(se credete sia utile o meno) se vi piace l’idea, se anche voi vi siete ritrovati nella mia stessa situazione 😉

Un ricordo

Pubblicato: giugno 1, 2013 in Poesie
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Dalla mente sgorga giù per la gola, scende e ghiaccia lo stomaco
Il cuore ferma il suo moto convulso
Per un attimo, gode appieno di quell’inebriante sensazione
E poi riprende a battere più forte di prima
Per effondere in tutto il corpo
l’emanante emozione
e la nostra mente irrazionale cerca di trattenerla il più possibile,
ma dura un secondo, quel tempo che non basta
e quando vuoto, l’uomo s’affligge e tenta di rivivere il passato,
ma più ci prova più è afflitto dalla delusione
nel scoprire che ogni attimo di vita, unico ed inimitabile,
è prezioso quanto quel momento stesso,
che tristemente ripudiato vola via per essere in futuro rammaricato
dall’uomo che vive nel passato.

Peso le parole

Pubblicato: settembre 27, 2012 in Poesie
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Diletto il mio intelletto,
mentre scrivo un poco schietto
sopra il letto,
queste pagine di getto,
parlando in un sonetto,
di un angelo su un tetto,
ridottosi a reietto,
che in religioso rispetto,
rimpiange quell’affetto
mai avuto e non sia detto,
che le cicatrici sul suo petto,
sono volontà del suddetto.
Ora che le parole sono all’etto,
dal mio ruolo mi dimetto
e chiedendo scusa ammetto,
che in tutto ciò una bugia ho detto
per mettere ai versi un berretto,
li ho spacciati per sonetto.
Perdonate il mio trucchetto,
spesso le bugie raccontano il corretto

Ho perso…

Pubblicato: settembre 24, 2012 in Blog

Sapete quella storia secondo cui, dopo un grande insuccesso si diventa più forti, si cambia e si diventa predisposti al successo? Se c’è una cosa che ho capito, è che questa è una grande cazzata, o almeno, lo è stato per me. Ed io ho perso, ho perso di tanto, solo che in quel momento non mi rendevo neanche conto di quanto fossi lontano dal mio obiettivo.

Non so se un grande insuccesso insegni come rialzarsi e correre ancora più forte. Quello che so, è che la ferita per aver subito una grande sconfitta, non si rimargina mai e quello che può succedere in alcuni casi, è che impieghiamo tutti i nostri sforzi per far vedere agli altri che anche se abbiamo perso clamorosamente, niente ci ha smosso e torneremo in gioco più vincenti di prima.

Così iniziamo a buttarci in cose a caso, solo per dimostrare agli altri qualcosa, che siamo già ripartiti e far così dimenticare il più in fretta possibile la nostra disfatta, quell’onta che ci scotta nel profondo.

Io non sono più ripartito e più mi buttavo in nuove sfide, più fallivo.

La verità non è che il fallimento ci rende più forti, come penso che la verità non sia neanche che abbiamo dei limiti da accettare con cui convivere. La verità…è che se c’è una morale in tutto questo…io non l’ho capita.

Dopo aver pensato a quanto dolorosa possa essere stata quella caduta, quello che mi rimane, in fondo, sono i ricordi di un esperienza dove ho sperato, ho atteso, ho gioito, ho pianto, ho litigato e poi ho fatto la pace (o almeno ci ho provato), ho rinunciato al sonno, ho conosciuto tantissime fantastiche persone ed ho iniziato a viaggiare un pochino, ho visto qualche posto nuovo. Ho fatto cose che non avrei mai pensato di essere in grado di fare.

Con questo non voglio dire, come nelle più belle storie a lieto fine che facendo un bilancio, in fondo ne esco vincente, perché non è così, la mia esperienza si è conclusa con una sconfitta. Ma l’ho fatta. Ho vissuto una parte della mia vita che resterà importante per me. Come quella ferita che non si rimargina, porterò sempre con me dei ricordi, positivi o negativi.

Non credo che diventerò il nuovo Henry Ford, o Steve Jobs, anche perché…non sono americano…ma forse una cosa l’ho capita. Fare le cose solo perché gli altri si aspettano che tu la faccia, non è sempre la cosa migliore da fare.

“Il mostro farà di tutto affinchè tu creda che è tutto reale,
non farti ingannare.
Anche nel momento più buio, nella paura più profonda,
c’è sempre una soluzione, continua a sperare…trovala.
E ricorda, è nel tuo mondo che il mostro vive, tu ne fai le regole.
Non serve che io stia qui,
non è da me che il mostro si deve guardare, ma da te.
E se lui ti avvolge nell’oscurità, tu brilla,
fino a farlo scomparire.
Ricorda la bellezza della vita.
Ed ora torna a dormire.
Se farai un altro incubo, ricorda le mie parole.
Io credo in te, perchè conosco il tuo valore.
Ti voglio bene.”

Immagine Dire che è stato un successo è dire poco!

Il concerto di J Ax di ieri sera, 12/06/2012 nella tappa milanese del Meglio Prima(?) tour al Carroponte di Sesto San Giovanni(Milano), di cui si temevano problemi per una possibile pioggia ha avuto invece luogo, in un cielo pieno di stelle che hanno brillato dall’ alto e sul palco. A questo concerto sono intervenuti molti ospiti, partendo da Fabio B e Mondo Marcio, con il compito di aprire le danze, per poi passare a Space One che come sempre ha accompagnato J Ax nei suoi live. Ovviamente non poteva mancare Grido dei Gemelli Diversi, con il quale Ax ha cantato “Come Willi l’Orbo”, mentre THG si è limitato a salire sul palco a dare un saluto al popolo rap milanese, cosa che ha fatto anche Marracash a fine serata.

Sono intervenuti artisti come Paolo Jannacci, Paola Turci e Franco Godi con i quali il cantante di Cologno ha cantato.Se pensate che sia tutto qui vi sbagliate, perchè metà serata è salito sul palco un grande amico di J Ax, il grande Max Pezzali.

Insomma non mi resta che lasciarvi ai video del concerto che ho fatto che potete trovare a questo link: Canale di Rapnoob

Qui sotto giusto un piccolo assaggio!

Perso nel Caos

Pubblicato: giugno 5, 2012 in Poesie
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Corre il mondo intorno a me,
mi sfreccia accanto, mi passa davanti, mi sfiora
ed io mi perdo in questo frenetico traffico
dove la gente mi vuole toccare, graffiare
o semplicemente vuole quello che non ho più.
Tanto si perde e si disperde di quello che ci accade
triste è il compito di decidere che cosa afferrare
per non pentirsi di ciò che si lascia indietro
ma nulla ha più senso che chiudere gli occhi
e lasciare che le persone parlino, urlino addosso
e alla fine spariscano nel loro silenzio
da cui sono arrivate cercando di illudere,
di voler occupare una fetta importante di vita
che non voglio più dare a nessuno, perchè conosco i cuori
vivono in un battito e poi dimenticano
il sangue che li ha pompati e niente è più insopportabile
della smemoratezza della gente, che non sa ciò che vuole.